Opere Anni ’90

«Paesaggi della crosta terrestre sui quali “poeticamente” l’uomo aggiunge il segno primario e più concreto della sua presenza, la casa, un volume, un blocco, una scultura tagliata nella pietra per spigoli essenziali, per un modulo universale. Le piccole sculture rispetto al monumentale si presentano caratterizzate da un movimento orizzontale del piano su cui il modulo abitativo si propone, si imprime, secondo una tipologia che possiamo definire romantica»

 

Andrea B. Del GuercioGraziano Pompili – Poeticamente abita l’uomo, catalogo della mostra presso la Civica Galleria d’Arte Contemporanea, Montecchio Emilia, 1993

 

 

 

«La totale assenza della cosiddetta cultura metropolitana: è proprio questa la risposta a una società spettacolare che fa spettacolo di sé stessa avvertitamente. L’altra via, quella di Pompili, è ritrovarsi in un’altra forma, obbedire a un’esigenza diversa di stabilità nel movimento, progettare, forse soltanto progettare, l’esistente sommerso e salvarlo dalla dimenticanza usando una scienza che poi è scienza di sempre. Il marmo, il ferro, la terra indagati in questo senso rivelano che d’altra parte l’artista già sapeva di trovare, e diventa quindi un’esperienza condivisa con chi guarda queste opere, un viaggio nel naturale pieno»

 

Vittoria CoenIl luogo dell’uomo, catalogo della mostra presso la Galleria Alphacentauri, Parma, 1995